29 febbraio 2016

Dolceamaro










La sua piccola figura
si specchiò nel pozzo della malinconia
prigioniera dell'angoscia
di un risveglio senza sole
Il nonsenso del naufragio
di colori
suoni e profumi
camminava in una nebbia cardiaca
molle e rassegnata
Il frutto dolceamaro
di un sogno fantasma
picchiava nel pensiero
sanguinava dalle ferite
senza parole
senza occhi
Quando nello specchio rimasero
soltanto le rughe della sua fronte
si spogliò della solitudine che
assomigliava alla morte
e ricominciò un nuovo giorno
inzaccherato di infinito.


©*Liolucy



4 commenti:

  1. ... composizione malinconica, che lascia un po' di amaro in bocca. Ma hai scelto una parola che è la chiave di tutto: "ricominciò". È l'unica cosa che conta.
    A presto.

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  2. non c'è che la risalita alla luce dopo tanto buio, diventa imperativo avendone tutte le forze

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    1. mio squisito Max,
      ora chiamo a rapporto un abbraccio per te..

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